Gio PONTI (designer)<br />
 RICHARD GINORI CERAMIC COMPANY, Doccia (manufacturer)<br/>
<em>Alato, vase</em> (1923-1930) <!-- (full view) --><br />

porcelain<br />
18.3 x 15.3 cm diameter<br />
National Gallery of Victoria, Melbourne<br />
Gift of Krystyna Campbell-Pretty AM and Family through the Australian Government's Cultural Gifts Program, 2022<br />
2022.883<br />

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Alato, vase

Gio Ponti

Alato, vaso

Gio Ponti

NGV ITALIA

Discover stories of Italian art, design, culture and life in the NGV Collection through dedicated events and resources, and explore two millennia of Italian painting, sculpture, prints and drawings, decorative arts and textiles, brought together for the first time on this site.

Supported by the Italian Australian Foundation

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Giovanni Ponti, known as Gio Ponti, was one of the most influential Italian designers of the twentieth century. Working across ceramic production, furniture design, architecture and interior design, Ponti – also a writer, publisher and teacher – had a prolific and diverse career. He began studying architecture at Milan Polytechnic in 1913. However, his studies were delayed as he served on the frontline during the First World War, and were not completed until 1921. Beginning his career in ceramic design, Ponti joined the Richard Ginori manufactory, commonly referred to as the Ginori manufactory, and was quickly made the creative director in 1923. He remained in the position for ten years and continued working with the manufactory until 1938.

The Ginori manufactory was initially established in 1735 by the Marquis Carlo Andrea Ginori, expanding in 1896 to become the Richard Ginori Ceramic Company. The collaboration between Ponti and Ginori produced pieces that fuse the traditional with a modern style. Ceramic works designed by Ponti were presented in 1923 at the first International Exhibition of Decorative Arts in Monza. Two years later at the International Exhibition of Modern Decorative and Industrial Arts in Paris, Ginori again presented a number of ceramics, for which it was awarded two prizes – one for a Gio Ponti design. Ponti’s modernist aesthetic brought the Ginori manufactory wide acclaim both in Italy and internationally.

Inspired by Etruscan, Greek, Roman and Egyptian antiquity, Ponti’s ceramics often drew on the Neoclassical – in both form and design. Taking inspiration from ancient vessels, the forms of Ponti’s ceramics consistently reference Mediterranean antiquity. The form of Alato, vase, 1923–30, directly references ancient south Italian bell kraters, which were used for mixing water and wine. Ponti’s designs often feature a group of figures against a sparse background, referencing mythical scenes from antiquity, as well as architectural patterning that used imagery from columns, arches and obelisks. His interest in antiquity was no doubt amplified by the political climate in Italy between between the wars. This era of increasing nationalism, and the fact that Ponti had experienced war firsthand, likely contributed to the design of Alato, vase. Its Classical form combined with the decoration of aeroplanes flying among the clouds with wings painted in red, green and white, recalling the Italian flag, presents a strong sense of nationalism. The handpainted decoration also imbues the work with a seemingly innocent, playful quality that is exquisitely offset by the vase’s elegant form.

Imogen Mallia-Valjan, Curatorial Project Officer, International Decorative Arts and Design

Giovanni Ponti, noto come Gio Ponti, è stato uno dei designer italiani più influenti del XX secolo. Lavorando nella produzione di ceramiche, nel design di mobili, nell’architettura e nell’interior design, Ponti – che è stato anche scrittore, editore e insegnante – ebbe una carriera prolifica e diversificata. Iniziò a studiare architettura al Politecnico di Milano nel 1913. Tuttavia, i suoi studi furono ritardati dal servizio al fronte durante la Prima Guerra Mondiale e si conclusero solo nel 1921. Iniziando la sua carriera nel design della ceramica, Ponti entrò a far parte della manifattura Richard Ginori, comunemente chiamata Manifattura Ginori, di cui divenne rapidamente il direttore creativo nel 1923. Rimase in questa posizione per dieci anni e continuò a lavorare con la manifattura fino al 1938.

La manifattura Ginori fu inizialmente fondata nel 1735 dal marchese Carlo Andrea Ginori, per poi espandersi nel 1896 e diventare la Società Ceramica Richard Ginori. La collaborazione tra Ponti e Ginori ha dato vita a pezzi che fondono la tradizione con uno stile moderno. Le opere in ceramica disegnate da Ponti furono presentate nel 1923 alla prima Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Monza. Due anni dopo, all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, Ginori presentò nuovamente una serie di ceramiche, per le quali ricevette due premi, uno dei quali per un modello di Gio Ponti. L’estetica modernista di Ponti portò alla manifattura Ginori un ampio riconoscimento sia in Italia che a livello internazionale.

Ispirate all’antichità etrusca, greca, romana ed egizia, le ceramiche di Ponti si rifanno spesso al Neoclassico, sia nella forma che nel design. Ispirandosi a vasi antichi, le forme delle ceramiche di Ponti fanno costantemente riferimento all’antichità mediterranea. La forma del vaso Alato del 1923-30, si rifà direttamente agli antichi crateri a campana dell’Italia meridionale, utilizzati per mescolare acqua e vino. I disegni di Ponti sono spesso caratterizzati da un gruppo di figure su uno sfondo rado, con riferimenti a scene mitiche dell’antichità e a motivi architettonici che utilizzano immagini di colonne, archi e obelischi. Il suo interesse per l’antichità fu senza dubbio amplificato dal clima politico dell’Italia tra le due guerre. Quest’epoca di crescente nazionalismo e il fatto che Ponti aveva vissuto la guerra in prima persona hanno probabilmente contribuito alla progettazione del vaso Alato. La sua forma classica combinata con la decorazione di aerei che volano tra le nuvole con le ali dipinte in rosso, verde e bianco, che ricordano la bandiera italiana, presenta un forte senso di nazionalismo. La decorazione dipinta a mano conferisce all’opera una qualità apparentemente innocente e giocosa, squisitamente compensata dalla forma elegante del vaso.

Imogen Mallia-Valjan, Curatorial Project Officer, International Decorative Arts and Design

Gio PONTI (designer)
RICHARD GINORI CERAMIC COMPANY, Doccia (manufacturer)
Alato, vase (1923-1930)
porcelain
18.3 x 15.3 cm diameter
National Gallery of Victoria, Melbourne
Gift of Krystyna Campbell-Pretty AM and Family through the Australian Government's Cultural Gifts Program, 2022
2022.883

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