Armand-Jean du Plessis, cardinal et duc de Richelieu (1585–1642), was the most powerful French statesman of his day. As chief minister to Louis XIII, Richelieu was responsible for consolidating centralised power in France. He achieved this objective by crushing Protestantism and weakening the nobility.
Gianlorenzo Bernini sculpted several portraits of Richelieu. The marble bust at the Louvre is well known, and the artist also produced a terracotta version, the model for this striking bronze. By the early 1640s, Bernini was already considered one of the most outstanding sculptors of his century. In 1633, a decade before the NGV’s bust was cast, the Italian poet Fulvio Testi was able to call Bernini ‘that most famous sculptor, the Michelangelo of our century in both painting and sculpture’.
The artist made his sculptural portraits of Cardinal Richelieu in Rome, without ever having met his sitter. It is believed that Bernini worked from Philippe de Champaigne’s triple-angled portrait of the cardinal (National Gallery, London), which was painted in Paris in 1642 and then sent to Rome. Before the invention of photography, sculptors who could not get sufficient access to their subjects often relied on triple portraits of this kind, which made it possible to flesh out a person’s likeness from various angles.
Ted Gott, Senior Curator, International Art, National Gallery of Victoria
Armand-Jean du Plessis, cardinale e duca di Richelieu (1585-1642), fu il più potente statista francese del suo tempo. In qualità di primo ministro di Luigi XIII, Richelieu fu responsabile del consolidamento del potere centralizzato in Francia. Richelieu raggiunse questo obiettivo schiacciando il protestantesimo e indebolendo la nobiltà.
Gianlorenzo Bernini scolpì diversi ritratti di Richelieu. Il busto in marmo conservato al Louvre è ben noto e l’artista ne realizzò anche una versione in terracotta, modello per questo bronzo di notevole impatto. All’inizio degli anni ’40 del Seicento, Bernini era già considerato uno degli scultori più importanti del suo secolo. Nel 1633, un decennio prima della fusione del busto conservato alla NGV, il poeta italiano Fulvio Testi poté definire Bernini “quel famosissimo scultore, il Michelangelo del nostro secolo sia nella pittura che nella scultura”.
L’artista realizzò i suoi ritratti scultorei del cardinale Richelieu a Roma, senza aver mai incontrato il suo modello. Si ritiene che Bernini abbia lavorato sul ritratto a tre angoli del cardinale realizzato da Philippe de Champaigne (National Gallery, Londra), dipinto a Parigi nel 1642 e poi inviato a Roma. Prima dell’invenzione della fotografia, gli scultori che non potevano avere sufficiente accesso ai loro soggetti si affidavano spesso a ritratti tripli di questo tipo, che permettevano di delineare le sembianze di una persona da diverse angolazioni.
Ted Gott, Curatore Senior, Arte internazionale, National Gallery of Victoria
Gianlorenzo BERNINI
Cardinal Richelieu (c. 1642)
bronze
87.7 x 73.9 x 33.0 cm (overall)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Everard Studley Miller Bequest, 1969
E1-1970