The early nineteenth century witnessed a revival of the seventeenth-century Dutch and Flemish tradition of trompe l’oeil paintings, exemplified in France by Louis-Léopold Boilly and in Italy by the lesser-known artist Prospero Mallerini. The latter’s Crucifixion is a finely painted trompe l’oeil and an outstanding example of illusionistic painting.
The purpose of trompe l’oeil was to literally deceive the eye and make the viewer believe they were looking at three-dimensional objects, usually hanging on a wall. This required the artist to have a meticulous painting technique, to eliminate discernible brushstrokes and to create convincing surfaces and shadows that define form as if the objects depicted were really hanging in the room. Artists who mastered this realistic approach often became specialists in this field.
One of the tricks typically employed by trompe l’oeil artists was to include a sheet of paper featuring text or an image that appears curled or crumpled, alluding to the third dimension. In Crucifixion, Mallerini has included a religious print, and has cleverly implied that a tasselled cord sits between the wall and the sheet of paper, which reinforces the illusion.
While the approach taken by Boilly and other trompe l’oeil artists was quite light and played on the humour of the attempted deception, Mallerini here used illusionism to heighten a religious experience. The figure in the print is the thirteenth-century German Benedictine nun Saint Gertrude, who was one of the finest scholars of the church. She is also one of the great mystics. Following a series of visions, she practiced a spirituality called ‘nuptial mysticism’, whereby she saw herself as the bride of Christ. Her writings were particularly influential on the roles taken by nuns within the structure of the Christian church in Germany and abroad. This work by Mallerini clearly alludes to St Gertrude’s singular veneration of Christ as she and the carved Christ on the crucifix appear to be exchanging glances. The figure of Christ is probably based on an actual sculpture by a Baroque sculptor, such as François Duquesnoy or Alessandro Algardi, who were both known for their naturalistic approach to figuration, which lends itself perfectly to inclusion in a trompe l’oeil painting.
Very little is known of Mallerini and relatively few paintings by him are securely attributed, yet they are of very high quality. He may have been born in Bergamo and appears to have received training as both an architect and a painter. He had eminent patrons in Rome, notably the Barberini family, and he produced a large altarpiece for the chapel of San Carlo alle Quattro Fontane in Rome in 1819.
Late in his career, he seems to have specialised in small format devotional trompe l’oeil paintings, of which Crucifixion is a prime example. Similar extant works show that he had a particular capacity for creating a timber background that is so brilliantly textured and visually convincing that his works appear as if painted on panel. This painting appears to be the third and earliest trompe l’oeil by Mallerini to have surfaced in recent times.
Laurie Benson, Curator, International Art, National Gallery of Victoria
All’inizio del XIX secolo si assistette a un ritorno della tradizione seicentesca olandese e fiamminga dei dipinti trompe l’oeil, esemplificata in Francia da Louis-Léopold Boilly e in Italia dal meno noto artista Prospero Mallerini. La Crocifissione di Mallerini è un trompe l’oeil finemente dipinto e un esempio eccezionale di pittura illusionistica.
Lo scopo del trompe l’oeil era letteralmente ingannare l’occhio e far credere all’osservatore che stesse guardando oggetti tridimensionali, di solito appesi a una parete. Ciò imponeva all’artista l’utilizzo di una tecnica pittorica meticolosa, che eliminasse le pennellate percepibili e creasse superfici e ombre convincenti per definire la forma come se gli oggetti raffigurati fossero realmente appesi nella stanza. Gli artisti che padroneggiano questo approccio realistico diventano spesso specialisti del settore.
Uno degli espedienti tipicamente utilizzati dagli artisti del trompe l’oeil era quello di includere un foglio di carta con un testo o un’immagine che appariva arricciato o stropicciato, alludendo così a una terza dimensione. Nella Crocifissione, Mallerini ha inserito una stampa religiosa e ha abilmente fatto intendere che tra la parete e il foglio di carta si trova una corda con nappe, che rafforza l’illusione.
Laddove l’approccio di Boilly e di altri artisti del trompe l’oeil era piuttosto leggero e giocava sull’umorismo del tentativo di inganno, qui Mallerini utilizza l’illusionismo per esaltare un’esperienza religiosa. La figura della stampa è quella di Santa Gertrude, monaca benedettina tedesca del XIII secolo, che fu una delle migliori studiose della Chiesa nonché una delle grandi mistiche.
In seguito a una serie di visioni, praticò un tipo di spiritualità denominato ‘mistica nuziale’, in cui vedeva sé stessa come la sposa di Cristo. I suoi scritti ebbero un’influenza particolare sui ruoli assunti dalle monache all’interno della struttura della Chiesa cristiana in Germania e all’estero. Quest’opera di Mallerini allude chiaramente alla singolare venerazione di Santa Gertrude per Cristo, dato che lei e il Cristo scolpito sul crocifisso sembrano scambiarsi degli sguardi. La figura di Cristo è probabilmente basata su una scultura reale di uno scultore barocco, come François Duquesnoy o Alessandro Algardi, entrambi noti per il loro approccio naturalistico alla figurazione, che si presta perfettamente all’inserimento in un dipinto trompe l’oeil.
Di Mallerini si sa molto poco e sono relativamente pochi i suoi dipinti attribuiti con sicurezza, sebbene siano di qualità molto elevata. Sembra che possa essere nato a Bergamo e che abbia ricevuto una formazione sia come architetto che come pittore. Ebbe eminenti mecenati a Roma, in particolare la famiglia Barberini, e realizzò una grande pala d’altare per la cappella di San Carlo alle Quattro Fontane a Roma nel 1819.
Verso la fine della sua carriera, sembra essersi specializzato nelle opere di trompe l’oeil devozionali di piccolo formato, di cui la Crocifissione è un ottimo esempio. Opere simili esistenti dimostrano che l’artista aveva una particolare capacità di creare uno sfondo di legno con una texture così brillante e visivamente convincente che le sue opere sembrano dipinte su tavola. Questo dipinto sembra essere il terzo e il più antico trompe l’oeil di Mallerini emerso in tempi recenti.
Prospero MALLERINI
Crucifixion 1801
oil on canvas on canvas
60.7 x 48.7 cm irreg. (image) 62.5 x 51.5 cm (canvas)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Gift of Kenneth Reed through the Australian Government's Cultural Gifts Program, 2016
2016.383