Jusepe de Ribero was a Spanish-born painter and printmaker who spent his entire artistic career in Italy. He was one of the most important and influential figures in European art during the seventeenth century and one of the key artists of the Counter-Reformation. Ribero was strongly influenced by Caravaggio and his followers, whose work he saw in Rome and Naples. His finest work featured an incredibly fluid and highly textured brushstroke that invigorated the surface of his paintings. This painterly quality, particularly effective in flesh tones, gives his work a distinctive and dynamic character.
This complex composition depicts the martyrdom of St Lawrence, which took place in Rome under the persecution of Emperor Valerian on 10 August 258. The Spanish-born St Lawrence was a deacon of the Church of Rome and the keeper of its worldly and spiritual treasure, supposedly including the Holy Grail. Valerian ordered the confiscation of Church valuables, leading St Lawrence to distribute the wealth among the needy and to hide the most important relics. He then gathered the poor of Rome and presented them to Valerian, stating that they were the true riches of the Church. Valerian immediately ordered his torture and execution.
In the late fourth century St Ambrose of Milan and the poet Prudentius disseminated the apocryphal legend of Saint Lawrence’s martyrdom by being burnt alive on a grill, the subject of this painting. During his ordeal, St Lawrence’s faith apparently gave him such power that he demanded his executioners turn him over, claiming that he was ‘done’ on one side. The subject was particularly appealing to artists from the fourteenth century onwards, probably because it permitted them to paint the mostly nude male figure illuminated by fire, burning coals or a divine light.
As a scene in which spirituality assertively overcomes the corporeal, the martyrdom of St Lawrence was a favourite subject for artists during the Counter-Reformation.
Laurie Benson, Curator, International Art, National Gallery of Victoria
Jusepe de Ribero è stato un pittore e incisore di origine spagnola che trascorse tutta la sua carriera artistica in Italia. Fu una delle figure più importanti e influenti dell’arte europea del XVII secolo e uno degli artisti chiave della Controriforma. Ribero fu fortemente influenzato da Caravaggio e dai suoi seguaci, di cui vide le opere a Roma e a Napoli. Le sue opere più belle sono caratterizzate da una pennellata incredibilmente fluida e altamente strutturata che rinvigorisce la superficie dei suoi dipinti. Questa qualità pittorica, particolarmente efficace nei toni dell’incarnato, conferisce al suo lavoro un carattere distintivo e dinamico.
Questa complessa composizione raffigura il martirio di San Lorenzo, avvenuto a Roma sotto la persecuzione dell’imperatore Valeriano il 10 agosto 258. San Lorenzo, di origine spagnola, era un diacono della Chiesa di Roma e custode dei suoi tesori mondani e spirituali, tra i quali si suppone ci fosse anche il Santo Graal. Valeriano ordinò la confisca dei beni della Chiesa, inducendo San Lorenzo a distribuire le ricchezze tra i bisognosi e a nascondere le reliquie più importanti. Radunò quindi i poveri di Roma e li presentò a Valeriano, affermando che essi erano le vere ricchezze della Chiesa. Valeriano ordinò immediatamente la sua tortura ed esecuzione.
Alla fine del IV secolo Sant’Ambrogio di Milano e il poeta Prudenzio diffusero la leggenda apocrifa del martirio di San Lorenzo, bruciato vivo su una graticola, evento che è il soggetto di questo dipinto. Durante il suo calvario, la fede di San Lorenzo gli diede apparentemente un tale potere che chiese ai suoi carnefici di girare il suo corpo, sostenendo che fosse “cotto” da una parte. Il soggetto era particolarmente attraente per gli artisti a partire dal XIV secolo, probabilmente perché permetteva loro di dipingere la figura maschile, per lo più nuda, illuminata dal fuoco, dai carboni ardenti o da una luce divina. In quanto scena in cui la spiritualità supera con decisione il corporeo, il martirio di San Lorenzo fu uno dei soggetti preferiti dagli artisti durante la Controriforma.
Laurie Benson, Curatrice, Arte internazionale, National Gallery of Victoria
Jusepe de RIBERA
Martyrdom of Saint Lawrence (1620-1624)
oil on canvas on canvas
206.2 x 154.5 cm irreg. (image) 207.5 x 155.2 cm (canvas)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Purchased with funds donated by Allan and Maria Myers and Andrew Sisson, 2006
2006.390