This intriguing and beautiful image is from a set of fifty prints known as the E-series Tarocchi, which is one of the most significant examples of early Italian engraving. The series was executed in Ferrara in about 1465, only slightly more than a decade after engraving first began to be practised in Italy.
The function and authorship of the E-series Tarocchi have long presented fascinating problems for scholars. Because of the similarity of certain images to cards within the tarot deck, the series was traditionally thought to be a pack of playing cards. It is now generally accepted, however, that the series is a representation of the universe that was perhaps intended as a game of instruction. The fifty prints present a visualisation of medieval and Renaissance cosmography, according to which the universe was seen as a hierachically structured ‘Chain of Being’ that stretched from God at the summit down to the lowest human station of the beggar. Prime mover occupies the second-highest position in this hierarchy, and belongs to the subgroup of ten prints depicting the arrangement of the planets and celestial spheres as understood at this time. Inhabiting the ninth celestial sphere in this system, Prime mover draws upon the infinite energy of God, or the First Cause, to circle the earth at infinite speed and set the other eight planetary spheres in motion. To represent this cosmic force, the artist has depicted a winged figure leaping in the heavens, its pose suggestive of violent movement, and the fluttering ribbons and draperies evoking its immense speed. While the artist drew upon earlier images for many of the Tarocchi designs, there is no known precedent for this supremely graceful and elegant visualisation of a cosmic idea.
The identity of the artist responsible for the E-series Tarocchi remains unknown, although stylistic affinities with the school of Ferrara of the period 1450–70, and the complex iconographic program, argue for an engraver closely associated with the humanist court of Borso d’Este in Ferrara. The significance of these prints for the artistic and intellectual culture of Renaissance Europe is revealed by the frequency with which they were copied in a variety of media including manuscript illumination, drawings, prints, medals, majolica and sculpture.
Cathy Leahy, Senior Curator, Prints and Drawings, National Gallery of Victoria
Questa intrigante e bellissima immagine proviene da una serie di cinquanta stampe nota come Tarocchi della Serie E, che rappresenta uno degli esempi più significativi della prima incisione italiana. La serie fu eseguita a Ferrara intorno al 1465, poco più di un decennio dopo l’inizio della pratica dell’incisione in Italia.
La funzione e la paternità dei Tarocchi della Serie E hanno presentato a lungo problemi affascinanti per gli studiosi. A causa della somiglianza di alcune immagini con le carte del mazzo dei tarocchi, la serie è stata tradizionalmente ritenuta essere un mazzo di carte da gioco. È ormai generalmente accettato, tuttavia, che la serie sia una rappresentazione dell’universo che era forse intesa come un gioco di istruzioni. Le cinquanta stampe presentano una visualizzazione della cosmografia medievale e rinascimentale, secondo la quale l’universo era visto come una “scala dell’essere” gerarchicamente strutturata che si estendeva da Dio al vertice fino alla più bassa stazione umana del mendicante. Il Primo Mobile occupa la seconda posizione in questa gerarchia e appartiene al sottogruppo di dieci stampe che raffigurano la disposizione dei pianeti e delle sfere celesti così come intesa a quell’epoca. Abitando la nona sfera celeste di questo sistema, il Primo Mobile attinge all’energia infinita di Dio, o Causa Prima, per girare intorno alla Terra a velocità infinita e mettere in moto le altre otto sfere planetarie. Per rappresentare questa forza cosmica, l’artista ha raffigurato una figura alata che salta nei cieli, la cui posa suggerisce un movimento violento, mentre i nastri e i panneggi svolazzanti evocano la sua immensa velocità. Sebbene l’artista abbia attinto a immagini precedenti per molti dei disegni di Tarocchi, non si conoscono precedenti per questa visualizzazione estremamente aggraziata ed elegante di un’idea cosmica.
L’identità dell’artista responsabile dei Tarocchi della serie E rimane sconosciuta, anche se le affinità stilistiche con la scuola ferrarese del periodo 1450–70 e il complesso programma iconografico fanno pensare a un incisore strettamente legato alla corte umanistica di Borso d’Este a Ferrara. L’importanza di queste stampe per la cultura artistica e intellettuale dell’Europa rinascimentale è rivelata dalla frequenza con cui sono state copiate in una varietà di supporti, tra cui l’illuminazione dei manoscritti, i disegni, le stampe, le medaglie, le maioliche e la scultura.
Cathy Leahy, Curatrice senior, Stampe e Disegni, National Gallery of Victoria
MASTER OF THE E-SERIES TAROCCHI
Prime mover (c. 1465)
(Primo mobile)
plate 49 from the E-Series Tarocchi
engraving
18.2 x 10.1 cm (image and sheet)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Felton Bequest, 2002
2002.415