The Gnathia technique involves applying colours straight onto the black glaze, usually white, red, yellow or orange for both figures and pattern. The style, named from Egnazia where many such vessels were found, began in Apulia in the fourth century BC. This Lekythos is one of the relatively few Gnathia-ware vases to have figured decoration; most have only pattern-work. The flute player on the left, elegantly posed, wears a golden-yellow, long-sleeved robe, the fold lines in deeper orange, with red and white ’embroidered’ bands at hem, sleeves and neck. Her curly gold-brown hair escapes in wisps from a white ribbon. She holds a double-reeded flute in her right hand as she turns to look at the small, naked figure of Eros on the right, bringing her the gift of a red patterned box. He, too, has wispy gold-brown hair tied back into a bunch but it is his wings that seize our attention. Every feather is carefully painted in red and yellow, highlighted by white dots. They arch far above his head into the row of yellow pendants above the scene. The white and yellow scrollwork pattern bands on the shoulder and below the figures echo the embroidery on the flute player’s dress. The scene is framed by two fruit trees, the trunks and branches delicately incised and the fruit represented by large yellow and white dots.
The use of incision for the branches is an early characteristic of Gnathia ware and dates this vase to the middle of the fourth century BC. The Konnakis Group was responsible for many of the early Gnathia polychrome vases.
Heather Jackson, Honorary Senior Fellow, School of Historical and Philosophical Studies, The University of Melbourne
La tecnica di Gnazia prevede l’applicazione di colori direttamente sullo smalto nero, di solito bianco, rosso, giallo o arancione sia per le figure che per i motivi. Lo stile, che prende il nome da Egnazia dove sono stati ritrovati molti vasi di questo tipo, nacque in Puglia nel IV secolo a.C.. Questo Lekythos è uno dei relativamente pochi vasi di ceramica di Gnazia ad avere una decorazione figurata; la maggior parte infatti, presenta solo motivi. Il suonatore di flauto a sinistra, elegantemente in posa, indossa una tunica a maniche lunghe di colore giallo oro, con le linee di piegatura di un arancione più intenso, con bande “ricamate” rosse e bianche all’orlo, alle maniche e al collo. I suoi capelli ricci castano-oro sfuggono in ciocche da un nastro bianco. Tiene nella mano destra un flauto a due canne, mentre si volta a guardare la piccola figura nuda di Eros sulla destra, che le porta in dono una scatola a motivi rossi. Anche lui ha dei radi capelli castano-oro legati all’indietro, ma sono le sue ali a catturare la nostra attenzione. Ogni piuma è dipinta con cura in rosso e giallo, evidenziata da punti bianchi. Si inarcano molto al di sopra della sua testa fino alla fila di pendenti gialli che sovrasta la scena. Le fasce bianche e gialle con motivo a volute sulla spalla e sotto le figure riprendono i ricami dell’abito della suonatrice di flauto. La scena è incorniciata da due alberi da frutto, con i tronchi e i rami delicatamente incisi e i frutti rappresentati da grandi punti gialli e bianchi.
L’uso dell’incisione per i rami è una caratteristica precoce della ceramica di Gnazia e fa risalire questo vaso alla metà del IV secolo a.C.. Il gruppo Konnakis è responsabile di molti dei primi vasi policromi di Gnazia.
Heather Jackson è Honorary Senior Fellow, Scuola di Studi Storici e Filosofici, The University of Melbourne
ITALY, Apulia
THE KONNAKIS GROUP (attributed to)
Squat lekythos (Apulian Gnathian ware) 350 BCE
earthenware
23.2 x 10.8 cm diameter
National Gallery of Victoria, Melbourne
Felton Bequest, 1972
D17-1972