Andrea del SARTO<br/>
<em>Study for St John the Baptist</em> (c. 1517) <!-- (recto) --><br />

red chalk<br />
38.5 x 18.8 cm irreg. (sheet)<br />
National Gallery of Victoria, Melbourne<br />
Felton Bequest, 1936<br />
351-4<br />

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Study for St John the Baptist

Andrea del Sarto

Andrea del Sarto

Studio per San Giovanni Battista

NGV ITALIA

Discover stories of Italian art, design, culture and life in the NGV Collection through dedicated events and resources, and explore two millennia of Italian painting, sculpture, prints and drawings, decorative arts and textiles, brought together for the first time on this site.

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Andrea d’Agnolo, known professionally as del Sarto after his father’s trade as a tailor, was a renowned Florentine artist, active during the early sixteenth century. Del Sarto was initially apprenticed to a goldsmith at the age of seven. His prodigious talent as a draughtsman was recognised by the painter Gian Barile and he subsequently studied under the artist, later transferring to the workshop of Piero di Cosimo.

Around 1508–09, the Florentine confraternity of Saint John the Baptist enlisted del Sarto to decorate the cloistered entrance to their headquarters with a cycle of twelve monochrome frescos narrating the life of their patron saint. The Chiostro dello Scalzo fresco cycle, on which del Sarto worked intermittently from 1509 until 1526, established the artist’s reputation as a leading exponent of the High Renaissance. By the 1520s his workshop was the most successful in Florence.

By the early sixteenth century, drawing had become a key tool for compositional development. Florentine artists typically explored broad ideas for paintings in quick sketches. Subsequently, they refined the poses of individual figures. Figure studies were usually drawn from life using red chalk, a medium favoured for its soft, tonal effects. Finally, a full-scale compositional drawing, known as a ‘cartoon’, was transferred onto a support to be painted. Del Sarto extended this lengthy design process further, producing an unusually extensive number of preparatory drawings.

Study for St John the Baptist, executed around 1517, relates to Baptism of the people, an episode from the Chiostro dello Scalzo fresco cycle in which Saint John baptises a kneeling figure while others await their turn. With its hatched shading and strong contours, the drawing reflects a strong new influence at work on del Sarto –
that of Michelangelo, whose return to Florence in 1516 was no doubt the catalyst. The sculptural treatment of the figure is particularly reminiscent of Michelangelo’s now destroyed 1504–06 Battle of Cascina cartoon.

In the drawing, del Sarto depicts Saint John naked – a standard Renaissance convention that allowed for greater anatomical accuracy. The artist pays careful attention to the figure’s torso, arms and legs, modulating tone to create a sense of volume. By contrast, Saint John’s feet, robes and hair – likely the subject of separate in-depth studies – are drawn in a loose, schematic manner. Study for St John the Baptist was probably executed during an advanced stage of the design process for Baptism of the people, as indicated by the cursory inclusion of contextual details. For example, two faint lines emanating from the chalice in Saint John’s outstretched hand mark the intended location of a stream of baptismal water in the completed fresco.

In an effort to economise paper, artists frequently used both sides. The red chalk drawing on the verso of this sheet – thought to be a study of hands for the figure of Saint Elizabeth in Holy Family with St Elizabeth and the infant St John, Louvre, Paris – further showcases del Sarto’s tendency to isolate and refine individual aspects of his painting compositions.

Eva Christoff, Curatorial Project Officer, Prints and Drawings, National Gallery of Victoria

Andrea d’Agnolo, noto professionalmente come del Sarto dal nome del mestiere di sarto del padre, fu un rinomato artista fiorentino, attivo nei primi anni del Cinquecento. Del Sarto iniziò a svolgere il lavoro di apprendista presso un orafo all’età di sette anni. Il suo prodigioso talento di disegnatore fu riconosciuto dal pittore Gian Barile, sotto il quale studiò, trasferendosi poi nella bottega di Piero di Cosimo.

Intorno al 1508-09, la confraternita fiorentina di San Giovanni Battista incaricò del Sarto di decorare l’ingresso del chiostro della propria sede con un ciclo di dodici affreschi monocromi che narravano la vita del santo patrono. Il ciclo di affreschi del Chiostro dello Scalzo, a cui del Sarto lavorò a intermittenza dal 1509 al 1526, stabilì la reputazione dell’artista come esponente di spicco dell’Alto Rinascimento. Negli anni ‘20 del Cinquecento la sua bottega era la più affermata di Firenze.

All’inizio del Cinquecento, il disegno era diventato uno strumento fondamentale per lo sviluppo della composizione. Gli artisti fiorentini di solito esploravano le concezioni generali dei dipinti con rapidi schizzi. Successivamente, perfezionavano le pose delle singole figure. Gli studi di figura erano di solito disegnati dal vero usando il gesso rosso, un mezzo preferito per i suoi effetti morbidi e tonali. Infine, un disegno compositivo in scala reale, noto come “cartone”, veniva trasferito su un supporto per essere dipinto. Del Sarto estese ulteriormente questo lungo processo di progettazione, producendo un numero insolitamente elevato di disegni preparatori.

Studio per San Giovanni Battista eseguito intorno al 1517, si riferisce al Battesimo del popolo, un episodio del ciclo di affreschi del Chiostro dello Scalzo in cui San Giovanni battezza una figura inginocchiata mentre altre attendono il loro turno. Con le sue ombreggiature tratteggiate e i contorni decisi, il disegno riflette una nuova forte influenza su del Sarto, quella di Michelangelo, il cui ritorno a Firenze nel 1516 fu senza dubbio il catalizzatore. Il trattamento scultoreo della figura ricorda in particolare il cartone della Battaglia di Cascina del 1504-06 realizzato da Michelangelo e ora distrutto.

Nel disegno, del Sarto raffigura San Giovanni senza veli, una convenzione standard del Rinascimento che permetteva una maggiore precisione anatomica. L’artista presta molta attenzione al busto, alle braccia e alle gambe della figura, modulando il tono per creare un senso di volume. Al contrario, i piedi, le vesti e i capelli di San Giovanni, probabilmente oggetto di studi approfonditi separati, sono disegnati in modo sciolto e schematico. Lo studio per San Giovanni Battista è stato probabilmente eseguito durante una fase avanzata del processo di progettazione del Battesimo del popolo, come indica l’inclusione sommaria di dettagli contestuali. Ad esempio, due deboli linee che fuoriescono dal calice nella mano tesa di San Giovanni indicano la posizione prevista per il getto d’acqua battesimale nell’affresco completato.

Nel tentativo di risparmiare carta, gli artisti utilizzavano spesso entrambe le facciate. Il disegno a gesso rosso sul verso di questo foglio, che si pensa sia uno studio delle mani per la figura di Santa Elisabetta nella Sacra Famiglia con Santa Elisabetta e il Bambino custodita al Louvre di Parigi, evidenzia ulteriormente la tendenza di del Sarto a isolare e perfezionare singoli aspetti delle sue composizioni pittoriche.

Eva Christoff, Curatorial Project Officer, Prints and Drawings, National Gallery of Victoria

Andrea del SARTO
Study for St John the Baptist (c. 1517)
red chalk
38.5 x 18.8 cm irreg. (sheet)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Felton Bequest, 1936
351-4

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