Federico Barocci was one of the most influential Italian artists of the second half of the sixteenth century, acclaimed chiefly for his religious paintings. These paintings reflected the spirit of the Counter-Reformation by combining a new form of naturalism with a restrained, emotional expression and a feeling of piety. Barocci was also an important printmaker. In the 1580s he produced a small group of etchings – only four in number – that extended the artistic and expressive potential of the medium.
The Annunciation was Barocci’s last etching, as well as his greatest achievement as a printmaker. It reproduces his painting of 1582–84 (Pinacoteca, Vatican), which depicts the moment, described in the Gospel of Luke, when the Archangel Gabriel revealed to the Virgin Mary that she would bear the Son of God. Barocci sets the holy scene in a domestic chamber where naturalistic details, such as the sleeping cat and the view of his native Urbino glimpsed through the window, counterbalance the miraculous encounter. The divine mystery of the moment is conveyed by the burst of light that illuminates the dark chamber and bathes the figures in a radiant glow.
The work is a technical tour de force, remarkable particularly for its extensive tonal range – from the shadowy depths of the chamber to the silvery highlights of the Archangel’s gown. Barocci was the first Italian artist to extensively use stop-out varnish and multiple bitings of the plate to achieve modulated tones and intense blacks. These techniques are put to use most effectively here to describe the flash of supernatural light in the upper centre of the composition. Barocci also extended the etcher’s ability to articulate different textures and surfaces by adopting the reproductive engraver’s varied vocabulary of lines, from stippling to cross- and parallel-hatching.
In addition to Barocci’s etching, the NGV owns one of the artist’s preparatory drawings for the painting of The Annunciation. Barocci was a prolific draughtsman who worked out the details of his paintings in numerous drawn studies. In this drawing the major details of the design are seen in their final form; however, the gestures of the Virgin and the Archangel show an earlier stage in the development of the composition.
Cathy Leahy, Senior Curator, Prints and Drawings, National Gallery of Victoria
Federico Barocci è stato uno dei più influenti artisti italiani della seconda metà del Cinquecento, acclamato soprattutto per i suoi dipinti religiosi. Questi dipinti riflettevano lo spirito della Controriforma, coniugando una nuova forma di naturalismo con un’espressione sobria ed emotiva a un sentimento di pietà. Barocci fu anche un importante stampatore. Negli anni Ottanta del Cinquecento realizzò un piccolo gruppo di quattro incisioni, che ampliarono le potenzialità artistiche ed espressive del medium.
L’Annunciazione fu l’ultima incisione di Barocci, nonché il suo più grande successo come incisore. L’opera riproduce il suo dipinto del 1582-84 (esposto alla Pinacoteca Vaticana), che raffigura il momento, descritto nel Vangelo di Luca, in cui l’arcangelo Gabriele rivelò alla Vergine Maria che avrebbe dato alla luce il Figlio di Dio. Barocci ambienta la scena sacra in una camera domestica dove dettagli naturalistici, come il gatto che dorme e la vista della natia Urbino che si intravede dalla finestra, fanno da contraltare all’incontro miracoloso. Il mistero divino del momento è trasmesso dall’esplosione di luce che illumina la camera buia e avvolge le figure in un bagliore radioso.
L’opera è un tour de force tecnico, notevole soprattutto per l’ampia gamma tonale – dalle profondità ombrose della camera ai riflessi argentei della veste dell’Arcangelo. Barocci fu il primo artista italiano a utilizzare in modo estensivo la vernice da ritocco e le morsure multiple della lastra (vedi Glossario) per ottenere toni modulati e neri intensi. Queste tecniche sono utilizzate con la massima efficacia per descrivere il lampo di luce soprannaturale al centro della composizione. Barocci ampliò inoltre la capacità dell’incisore di articolare diverse texture e superfici, adottando il variegato vocabolario di linee dell’incisore riproduttivo, dalla puntinatura al tratteggio incrociato e parallelo.
Oltre all’acquaforte di Barocci, la NGV possiede uno dei disegni preparatori dell’artista per il dipinto de L’Annunciazione. Barocci fu un disegnatore prolifico che elaborò i dettagli dei suoi dipinti in numerosi studi disegnati. In questo disegno si vedono i dettagli principali del progetto nella loro forma finale; tuttavia, i gesti della Vergine e dell’Arcangelo mostrano una fase precedente nello sviluppo della composizione.
Cathy Leahy, Curatrice senior, Stampe e Disegni, National Gallery of Victoria
Federico BAROCCI
The Annunciation (c. 1585)
etching, engraving and drypoint
43.8 x 31.4 cm (plate) 44.4 x 31.7 cm (sheet)
2nd of 2 states
National Gallery of Victoria, Melbourne
Felton Bequest, 1969
P1-1969