While opinion is divided as to the exact date of this visually arresting terracotta group and the extent to which it is entirely by Antonio Begarelli, there can be no doubt that it reflects the elegant agitation brought to Emilian sculpture in the sixteenth century by Begarelli. Working chiefly in his home town of Modena, Begarelli became renowned for his large-scale terracotta sculptures, principally of religious subjects. These works were executed with a heightened realism and emotional drama, designed to inspire piety and devotion in the faithful.
This sculpture and a similar group at the Victoria and Albert Museum, London (the latter work is accepted as fully autograph), are both models for part of Begarelli’s enormous Deposition. Erected in the church of Santa Cecilia, Modena, in 1531, and later moved to the church of San Francesco, this work consists of thirteen life-size figures: four men removing the dead body of Christ from the Cross; the Virgin Mary supported by three holy women at the foot of the Cross; and four attendant saints. In the eighteenth century, tradition – following Lodovico Vedriani’s 1662 biography – held that the great Emilian painter Correggio (c. 1489–1534), as part of an ongoing collaboration with Begarelli, modelled the group of the Virgin and three attending Manes that is found at the base of the Modena Deposition. This theory is generally discounted today, the entire composition being credited to the hand of Begarelli.
Ted Gott, Senior Curator, International Art, National Gallery of Victoria
Sebbene le opinioni siano discordanti sulla datazione esatta di questo gruppo in terracotta di grande impatto visivo e sulla misura in cui esso sia interamente opera di Antonio Begarelli, è indubbio che esso rifletta l’elegante agitazione apportata alla scultura emiliana nel XVI secolo da Antonio Begarelli. Lavorando principalmente nella sua città natale, Modena, Begarelli divenne famoso per le sue sculture in terracotta di grandi dimensioni, principalmente di soggetto religioso. Queste opere sono state eseguite con un realismo accentuato e una drammaticità emotiva, concepite per ispirare pietà e devozione nei fedeli.
Questa scultura e un gruppo simile conservato presso il Victoria and Albert Museum di Londra (quest’ultima opera è accettata come completamente autografa), sono entrambi modelli per una parte dell’enorme Deposizione di Begarelli. Eretta nella chiesa di Santa Cecilia, a Modena, nel 1531, e successivamente trasferita nella chiesa di San Francesco, l’opera è composta da tredici figure a grandezza naturale: quattro uomini che rimuovono il corpo morto di Cristo dalla Croce, la Vergine Maria sorretta da tre pie donne ai piedi della Croce e quattro santi che assistono. Nel Settecento, la tradizione che segue la biografia di Lodovico Vedriani del 1662 riteneva che il grande pittore emiliano Correggio (ca. 1489-1534), nell’ambito di una collaborazione continuativa con Begarelli, abbia modellato il gruppo della Vergine e tre donne pie che si trova alla base della Deposizione di Modena. Questa teoria è oggi generalmente scartata e l’intera composizione è attribuita alla mano di Begarelli.
Ted Gott, Curatore Senior, Arte Internazionale, National Gallery of Victoria
Antonio BEGARELLI
The Virgin attended by three holy women (c. 1530)
earthenware
43.2 x 70.5 x 46.2 cm (overall)
National Gallery of Victoria, Melbourne
Felton Bequest, 1971
E3-1971